Nel settore della stampa, specializzata in applicazioni alimentari, farmaceutiche o cosmetiche, la riduzione della migrazione di componenti chimici è una priorità assoluta. I sistemi di essiccamento UV LED emergono come soluzione tecnologicamente avanzata, combinando efficienza energetica, controllo preciso e compatibilità con inchiostri a basso impatto.
Come funziona la tecnologia UV LED? I LED UV generano luce a spettro ristretto (365-405 nm) attivando fotoiniziatori negli inchiostri senza produrre calore residuo. A differenza dei tradizionali essiccatori a mercurio, l’emissione è direzionale e modulabile, permettendo una polimerizzazione immediata e completa. Questo processo elimina il rischio di evaporazione di solventi, riducendo potenziali contaminanti.
Vantaggi per la stampa a bassa migrazione
- Nessuna degradazione termica: supporta substrati sensibili come film sottili o termoretraibili.
- Bassa emissione di VOC: ideale per ambienti regolamentati (ISO 22000, GMP).
- Compatibilità con formulazioni avanzate: gli inchiostri a base acqua o ibridi polimerizzano senza residui.
Applicazioni pratiche nei vari processi di stampa Etichettatura (stampa narrow web) Nelle etichette per alimenti, la rapidità di essiccamento (0.2-0.5 sec) permette di gestire substrati porosi come carta kraft senza assorbimento indesiderato. Macchine come le Gallus ECS 340 integrano moduli LED UV con potenze regolabili tra 8-24 W/cm², ottimizzando l’adesione su materiali complessi (PE, PP trattato).
Flexografia per packaging flessibile L’assenza di ozono e IR previene il curling dei film multistrato. Case study dimostrano un -70% di scarti vs. essiccamento convenzionale su macchine Bobst M5.
Offset a freddo Nelle cartotecniche per cosmetici, il controllo della dose UV (mJ/cm²) attraverso sensori integrati garantisce compliance con EuPIA 15.1.
Riduzione costi operativi
- Durata media lampade: 20,000 ore vs. 1,000 ore delle lampade al mercurio
- Consumo energetico ridotto del 60% (dati IST Metz)
- Manutenzione semplificata: nessuna sostituzione di elettrodi o riflettori
Sfide e soluzioni tecniche L’adesione su polimeri non polari richiede pretattamenti specifici. L’uso di primer a base di chetoni ciclici (es: CETONER® G3) combinato con lunghezze d’onda a 395 nm migliora la bagnatura degli inchiostri UV LED.
Impatto ambientale La tecnologia LED elimina l’uso di metalli pesanti (mercurio) e riduce le emissioni di CO2 del 35% (studio FTA 2023). Alcuni sistemi recuperano il calore residuo per il riscaldamento degli inchiostri, raggiungendo efficienze termiche del 92%.
Adozione nel mercato italiano Analisi di Mercato (Smithers 2024) indicano una crescita del 18% annuo per i sistemi UV LED nel segmento packaging. Aziende come Uteco convertono linee complete alla produzione ibrida UV/EB, sfruttando incentivi Industria 5.0.
Considerazioni finali L’integrazione di sensori IoT per il monitoraggio in tempo reale della cura degli inchiostri rappresenta il prossimo passo evolutivo. Sperimentazioni con lunghezze d’onda multiple (365+385+405 nm) promettono di espandere la gamma di materiali stampabili mantenendo i vantaggi della bassa migrazione.